L’utilizzo di idrocortisone potrebbe essere un’alternativa a quella del desametasone nei neonati pretermine con immaturità polmonare. A sostenerlo è questa review, in cui gli autori hanno esaminato i lavori scientifici più significativi. Se infatti da un lato i corticosteroidi offrono il vantaggio di migliorare in tempi rapidi la funzione respiratoria, essi – e in particolare il desametasone – non sono scevri di conseguenze nel lungo termine, tra cui la riduzione del volume cerebrale (documentato da indagini mediante risonanza magnetica), a cui si correlano inferiori performance psicomotorie. Per contro idrocortisone, a parità di efficacia, non sembra gravato dalle suddette implicazioni sullo sviluppo neurocognitivo né tantomeno da effetti avversi sul tessuto miocardico e sull’apparato circolatorio e sull’asse ipotalamo-ipofisi surrene. Un ulteriore dato emerso dalla letteratura è il riscontro, nei bambini in età scolare sottoposti in precedenza a idrocortisone, di una risposta cardiovascolare allo stress (Trier Social Stress Test) identica a quella dei bambini di controllo.
Seminars in Fetal & Neonatal Medicine 2009; 14:171-177
Tags: News, Rianimazione
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