Il  magnesio solfato riduce il rischio di paralisi cerebrale nelle nascite  pre-termine  (Doyle  LW, Crowther CA, Middleton P, Marret S,  Rouse D. Magnesium sulphate for women at risk of preterm birth for  neuroprotection of the fetus. Cochrane Database of Systematic Reviews    2009,    Issue    1.    Art.    No.:    CD004661.  DOI: 10.1002/14651858.CD004661.pub3) . Il  magnesio  solfato  potrebbe proteggere  i  bambini  prematuri  dalla  paralisi cerebrale, come dimostrato  da  un nuovo studio pubblicato sulla Cochrane Library. Questa  scoperta  potrebbe aiutare a ridurre l’incidenza di questa condizione  di disabilita’, che colpisce 1 nuovo nato su 500 tra i bimbi  nati a termine, e fino a 2 su 10 tra i bimbi nati prematuri (<  di  28  settimane di gestazione). La funzione neuro protettiva del  magnesio  nei  bambini  pre-termine era gia’ stata ipotizzata nei  primi  anni  ’90.  Il beneficio di questa somministrazione e’ stato  pero’  pienamente dimostrato adesso. Il magnesio solfato e’ solitamente    somministrato    in  vena,  ma  puo’  anche  essere somministrato   mediante  iniezione  intramuscolo.  “Abbiamo  oggi sufficienti  evidenze  che  supportano  la funzione protettiva del magnesio  solfato  nei  confronti  di  paralisi  cerebrale,  per i bambini  a  grave  rischio di nascere prematuramente” ha sostenuto il  capo  ricercatore,  Lex Doyle, che lavora presso il reparto di Ostetricia  e  Ginecologia  del  Roysl  Women’s  Hospital e presso l’Universita’  di  Melbourne  in  Australia. Non e’ chiaro come il magnesio   protegga  il  cervello,  ma  e’  essenziale  per  molti processi  cellulari,  potrebbe  proteggere  le  cellule nervose da mediatori  chimici nocivi, e in alcune circostanze puo’ migliorare il  flusso  sanguigno.  I  revisori  hanno  analizzato i dati di 5 studi  sulla  terapia  di  magnesio  solfato  prenatale, studi che includono   in  totale  6145  bambini.  Complessivamente  dobbiamo somministrare  il  magnesio  solfato a 63 donne a rischio di parto prenatale  per  prevenire una paralisi cerebrale in un bambino. Il trattamento  comporta  rossore,  sudore,  nausea,  vomito,  mal di testa  e  palpitazione.  A  parte  questi  fastidi  i  ricercatori concludono  che  non  c’e’ un incremento delle complicazioni gravi nelle madri alle quali e’ stato somministrato il magnesio.

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