Il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi ha rivolto il 16 dicembre ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano un atto di indirizzo sui principi generali volti a “garantire uniformità di trattamenti di base su tutto il territorio nazionale e di rendere omogenee le pratiche in campo sanitario con riferimento a profili essenziali come la nutrizione e l’alimentazione nei confronti delle persone in Stato vegetativo persistente”. Il documento, presentato dal Ministro Maurizio Sacconi insieme ai sottosegretari Francesca Martini ed Eugenia Roccella, richiama espressamente il parere del Comitato nazionale di bioetica del 30 settembre 2005 insieme alla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, in corso di ratifica nel nostro Paese, per affermare che nei confronti delle persone in stato vegetativo persistente non vi sia discriminazione e sia garantito “il sostentamento ordinario di base: la nutrizione e l’idratazione, sia che siano fornite per vie naturali che per via non naturali o artificiali”. Dunque, ”la sospensione di tali pratiche va valutata non come la doverosa interruzione di un accanimento terapeutico, ma piuttosto come una forma, dal punto di vista umano e simbolico, particolarmente crudele di abbandono del malato”. “Un atto di indirizzo – ha spiegato il Ministro Sacconi – che ho ritenuto doveroso produrre affinché tutte le strutture pubbliche e private del Servizio Sanitario Nazionale possano uniformarsi al dovere che qui viene descritto e motivato e garantire a tutti i diversamente abili il diritto di nutrizione e idratazione”.

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