“Da gennaio in Sicilia partirà la nuova anagrafe degli assistiti. In tempo reale, quando il decesso di una persona sarà comunicato all’anagrafe, il nome dell’assistito verrà cancellato” spiega Massimo Russo, assessore alla Sanità della Regione Sicilia.
Una truffa da circa 10 milioni di euro, la surreale vicenda degli oltre 51.284 pazienti morti, ma ancora iscritti negli elenchi delle Asl sulla quale l’assessore ha inteso comunque sottolineare l’importanza di non criminalizzare, perché in questa situazione “la colpa è in primo luogo di chi doveva organizzare un sistema e i controlli, e non lo ha fatto”. La Guardia di Finanza ha messo in risalto uno spreco enorme, che allarga il buco che grava sulle nostre casse regionali e che – ricorda – ci ha portato alla procedura del piano di rientro”. “In sei mesi – aggiunge l’assessore – è stato fatto uno sforzo enorme per rispettare il piano di rientro sottoscritto nel 2007. Certo la sua applicazione sta creando dei problemi, ma proseguiamo su questa strada di riforma. E vorrei che il rigore imposto da Roma fosse condiviso da tutti in Sicilia, per un’azione difficile e complessa che ci deve portare necessariamente a risanare i nostri conti, se vogliamo risanarci da un baratro finanziario”.
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