Roma, 30 ott. (Adnkronos Salute) – Da oggi l’Educazione medica continua (Ecm) è ufficialmente fuori dalla fase sperimentale. E riparte, a regime, su alcuni principi ‘chiave’, ovvero più rigore e attenzione sulla qualità e l’efficacia del sistema formativo degli operatori sanitari. Attraverso due strumenti fondamentali: l’accreditamento dei provider che offrono formazione, e non quello degli eventi, come accaduto finora. E, soprattutto, pieno coinvolgimento delle Istituzioni, che saranno principali responsabili dell’offerta formativa ai camici bianchi. Sintetizza così Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), l’insediamento della nuova Commissione Ecm – di cui Bianco è vicepresidente – che oggi ha aperto i lavori di avvio della ‘nuova fase’, con l’indicazione delle linee programmatiche da parte del sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, che l’ha presieduta. “Parte un nuovo sistema – spiega Bianco all’ADNKRONOS SALUTE – che si caratterizza per la capacità di correggere le deficienze della fase sperimentale, che sono state individuate in questi anni”. Ci sarà, dunque, “una forte propensione alla qualità e all’accessibilità delle attività formative che passa attraverso un sistema di accreditamento diretto dei provider e non degli eventi. E questo, oltre a eliminare tante manifestazioni ‘inutili’, renderà più semplice anche controllare e gestire la formazione. Ma, soprattutto, il nerbo di questa offerta formativa sarà nelle strutture istituzionali, anche se ciò non esclude provider di altra natura ad alta qualità”. Bianco ha ricordato che è stato “il sottosegretario Fazio a tracciare questa mattina l’indirizzo generale della Commissione. Le nuove direttrici di marcia sono quelle di orientare tutto il sistema perché sia vicino ai bisogni dei professionisti, evitando che le attività formative abbiano poco a che fare con le reali esigenze degli operatori della salute”. Con un’offerta formativa “fondata soprattutto sui provider istituzionali, ovvero le aziende sanitarie, i policlinici, gli Irccs, gli Ordini, i collegi professionali, le Società scientifiche, le università. Tutte realtà da ricondurre a criteri di accreditamento assolutamente qualificanti”. Ci sarà, secondo Bianco, “molto rigore da questo punto di vista”. E, in coerenza con questo percorso, tra gli impegni dei prossimi mesi “c’è quello di passare da un prevalente accreditamento degli eventi a un prevalente sistema di accreditamento dei provider”. Un passaggio importante, che “cambia la natura delle cose” e sul quale “mi sembra che ci sia una volontà assolutamente positiva e propositiva del Governo e delle Regioni. E anche noi, come professioni, manteniamo un atteggiamento positivo rispetto al sistema”. In buona sostanza, “ci sono tutti gli ingredienti per migliorare il sistema formativo, farlo risultare più efficace e andare avanti”, ha concluso Bianco.

Tags:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.