La valutazione ecografica della placca carotidea, rispetto a quella dello spessore intima-media della carotide (Cimt), offre una maggiore accuratezza predittiva di futuri eventi cardiovascolari. È quanto risulta da una meta-analisi effettuata da Yoichi Inaba, dell’Oregon health and science university di Portland (Usa), e collaboratori, condotta su due diversi tipi di studi ritenuti rilevanti: 11 basati sulla popolazione (con misura di outcome costituita da eventi infartuali miocardici), 27 diagnostici di coorte (focalizzati al riconoscimento della malattia coronarica). La meta-analisi effettuata sugli studi di popolazione (che comprendevano un totale di 54.336 pazienti) ha dimostrato che la misurazione della placca carotidea, rispetto a Cimt, possiede un’accuratezza diagnostica significativamente superiore ai fini della predizione di futuri eventi di infarto del miocardio (area sotto la curva Roc, Auc: 0,64 vs 0,61). I tassi di eventi infartuali a 10 anni dopo risultati negativi sono stati inferiori con l’esame della placca carotidea (4%) che con Cimt 4,7%). Anche alla meta-analisi degli studi di coorte (per un totale di 4.878 pazienti) si è confermata una maggiore – ma non significativa – accuratezza diagnostica della valutazione della placca carotidea rispetto alla Cimt per il riconoscimento della malattia coronarica (Auc: 0,76 vs 0,74).
Atherosclerosis, 2012 Jan;220(1):128-33
Tags: News, Rianimazione
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