La somministrazione di ketorolac durante interventi di raschiamento per interruzione della gravidanza, non è efficace nella riduzione del dolore nel post-operatorio. La notizia arriva da un gruppo di ricercatori guidati dal Prof. Roche, ha pubblicato sulla rivista Contraception uno studio condotto al fine di valutare l’effetto dell’applicazione di tale farmaco nel dolore associato ad aborto durante i primi tre mesi della gravidanza. Si è trattato di uno studio in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo, che ha previsto l’arruolamento di donne, fino alla 14esima settimana di gestazione, che hanno voluto interrompere la gravidanza. I soggetti sono stati randomizzati ad assumere, al momento dell’induzione dell’anestesia, 30 mg di ketorolac per via endovenosa (n=31), e sono stati confrontati con un gruppo placebo (n=45).
Come outcome primario, è stato considerato il dolore post-operatorio valutato utilizzando una scala analogica visiva (VAS), mentre come out come secondari sono stati presi in considerazione l’utilizzo di farmaci per il dolore post-operatorio e il livello di soddisfazione delle pazienti. I risultati sono stati i seguenti: i soggetti appartenenti al gruppo di studio hanno mostrato punteggi di dolore post-operatorio più bassi rispetto al gruppo placebo, sebbene la differenza non sia stata particolarmente significativa. In tali soggetti, la necessità della somministrazione di paracetamolo come antidolorifico, è stata inferiore rispetto al gruppo di controllo (rispettivamente 6,5% rispetto a 35,6%). Inoltre, per i componenti del gruppo di controllo e per quelli del gruppo placebo, la richiesta di narcotici per il trattamento del dolore post-operatorio, è stata pressoché simile (19,4 % contro 22,2%). Il grado di soddisfazione delle pazienti è stato equivalente nei due gruppi, così come la perdita di sangue in seguito all’intervento. In conclusione, la somministrazione di ketorolac 30 mg, non è raccomandabile per un miglior trattamento del dolore in donne sottoposte a raschiamento nei primi tre mesi di gravidanza, né per una riduzione dei sanguinamenti nel post-operatorio. L’unico effetto positivo mostrato da tale farmaco rispetto al placebo, è stato una riduzione della richiesta di paracetamolo.
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