Con un articolo pubblicato su Nature un’équipe di ricercatori italiani, svizzeri e tedeschi ha illustrato le nuove informazioni raccolte sui meccanismi del cervello che stanno alla base della memoria. Gli scienziati, coordinati da Pico Caroni dell’Istituto Friedrich Miescher di Basilea, hanno studiato i cervelli dei topi e indagato come la struttura e l’organizzazione di questi si modifichino durante l’apprendimento.”Nel cervello adulto si formano nuove sinapsi e se ne perdono di precedenti, ma le funzioni di questa plasticità strutturale non erano chiare” spiegano i ricercatori, aggiungendo che “l’apprendimento di nuove capacità è correlato alla formazione di nuove sinapsi”.Tutto ciò potrebbe essere correlato con la codifica di nuovi ricordi ma potrebbe anche “avere un ruolo più generale nella codifica della memoria e nel processo di recupero dei ricordi”.Partendo da queste premesse gli scienziati hanno condotto le proprie ricerche, arrivando a “fotografare” come il cervello modifichi la propria struttura nell’ippocampo e nel cervelletto, permettendo di capire come avvenga la formazione dei ricordi a breve e a lungo termine.I risultati di questa ricerca permetteranno da un lato di conoscere meglio il funzionamento della memoria, dall’altro di scoprire le basi molecolari dei ricordi e come funziona la memorizzazione a lungo termine.

Fonte: ZEUS News

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