Fatto : Una paziente ha convenuto davanti al Tribunale di Milano il ginecologo  ed il radiologo , chiedendone la condanna al risarcimento dei danni, a causa della tardiva diagnosi di un carcinoma mammario, che ha determinato un ritardo di oltre settanta giorni nella cura.

Ha addebitato al medico di avere rinviato di un mese la visita ed il compimento di ulteriori accertamenti, dopo che essa gli ha comunicato con una telefonata di avere rilevato un nodulo al seno

Massima : La necessita’ di approccio tempestivo e la non urgenza sono concetti logicamente contraddittori, anche a prescindere dalle nozioni di comune esperienza – ormai diffuse anche fra i profani – per cui nessun sintomo che possa anche lontanamente manifestare il sospetto di una neoplasia puo’ essere trascurato o sottovalutato, considerato che l’efficacia delle cure e le probabilita’ di guarigione o di sopravvivenza sono strettamente legate alla tempestivita’ della diagnosi e delle terapie.

Fonte: DirittoSanitario.net

Tags:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.