Un incremento precoce nell’albumina urinaria a seguito di un infarto miocardico acuto rappresenta un forte ed indipendente fattore predittivo di esiti clinici negativi a lungo termine. Il rapporto albumina/creatinina (ACR) migliora la predittività clinica al di sopra ed al di là dei tradizionali modelli di rischio multivariati. Questo parametro dovrebbe dunque essere incluso nell’iter clinico di routine del paziente con infarto miocardico acuto. Anche l’ACR rilevato il settimo giorno dopo il ricovero in terapia intensiva garantisce informazioni prognostiche, ma quello valutato il terzo giorno ha un valore predittivo leggermente migliore, ed inoltre evita l’effetto interferente della risposta emodinamica acuta che potrebbe presentarsi nella fase precoce post-infartuale e precede anche le dimissioni nei casi non complicati. (Am Heart J 2008; 156: 760-8).
Tags: News
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.