L’attuale valore soglia di glicemia plasmatica a digiuno (Fpg) per porre la diagnosi di diabete dovrebbe essere abbassato a 6,5 mmol/L e quello dell’emoglobina glicata (HbA1c) a 6,5%. Lo sostiene un team internazionale di oftalmologi e diabetologi guidato da Stephen Colagiuri, del Boden institute of obesity, nutrition and exercise, university of Sydney (Australia), basandosi sull’analisi raggruppata di nove studi retinografici (per un totale di 44.623 partecipanti, di età compresa tra i 20 e i 79 anni) in cui si è studiata la relazione tra retinopatia diabetica e tre misure glicemiche: Fpg, HbA1c e glicemia a due ore dopo carico orale (2-h Pg). I ricercatori hanno rilevato una correlazione curvilinea tra retinopatia diabetica da un lato e Fpg e HbA1c dall’altro, con una ridotta prevalenza della patologia oculare per valori di Fpg < 6,0 mmol/L e HbA1c < 6,0%, ma incrementata al di sopra di tali livelli. Basandosi sulle distribuzioni in vigintili (20 gruppi con uguale frequenza), i valori-soglia di glicemia per retinopatia diabetica sono stati osservati nei range 6,4-6,8 mmol/L per Fpg, 9,8-10,6 mmol/L per 2-h Pg, e 6,3-6,7% per HbA1c; mediante analisi Roc gli stessi parametri si sono attestati rispettivamente su 6,6 mmol/L, 13 mmol/L e 6,4%. Si è dunque identificato un range di valori ristretto per la retinopatia diabetica nel caso di Fpg e HbA1c, ma non di 2-h Pg. In conclusione, questo studio amplia le evidenze relative ai criteri diagnostici per accertare la condizione stessa di diabete mellito, tanto indurre gli autori a estendere i nuovi cut-off dalla patologia d’organo a quella sistemica.
Diabetes Care, 2010 Oct 26.
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