Palermo, 11 nov. (Adnkronos Salute) – “Dico si’ senza alcun dubbio alla mobilità extraregionale. In questi ultimi mesi ho già dato ampie rassicurazioni in tal senso, e adesso che le procedure sono quasi arrivate al traguardo sono ragionevolmente convinto che sarà possibile accontentare le richieste di mobilità che stanno arrivando dai tanti siciliani costretti a emigrare nel corso degli ultimi anni per trovare un posto di lavoro”. Lo ha ribadito l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, rispondendo alle richieste avanzate in tal senso da alcuni operatori siciliani della sanità che lavorano in strutture ospedaliere fuori dalla Sicilia.”Nel giro di pochi giorni – spiega Russo in una nota – verranno esitate le nuove piante organiche delle aziende sanitarie e avremo il quadro esatto e dettagliato del reale fabbisogno della Sicilia in tema di risorse umane. A quel punto, nel pieno rispetto delle norme in materia, saranno attivate tutte le procedure necessarie per la copertura dei vuoti in organico: si farà ricorso innanzitutto alla mobilità all’interno della stessa azienda e fra le aziende del sistema sanitario regionale, poi sarà dato spazio alla mobilità infraregionale e successivamente si farà ricorso alle selezioni attraverso l’indizione di pubblici concorsi”. Gia’ un paio di mesi fa l’assessore aveva anticipato la possibilita’ di ritornare ad assumere dopo il blocco del turnover previsto dalle rigide misure inserite nel Piano di rientro. “Questo – aggiunge – è uno dei tanti effetti positivi della riorganizzazione amministrativa del sistema sanitario, un’ulteriore dimostrazione che lavorando all’interno delle regole e con la necessaria programmazione è possibile trovare le risorse economiche sia per assumere le figure professionali di cui il sistema sanitario ha bisogno che per fare gli opportuni investimenti. Comprendo bene l’impazienza dei tanti siciliani che vogliono tornare a lavorare nella propria terra e per la propria terra, sono certo che potremo accogliere le loro istanze in tempi rapidi”.Russo ha anche annunciato che sempre dopo il completamento delle dotazioni organiche partiranno i corsi di formazione per operatori socio-sanitari, per i quali è stato ribadito che saranno necessari due requisiti: il compimento dei 17 anni di età e la licenza di scuola media. “Contrariamente a quanto qualcuno ha cercato di far credere – precisa Russo – per partecipare a questi corsi non sarà in alcun modo necessario la qualifica di operatore socio-assistenziale che peraltro è una figura professionale che non è più prevista nel sistema sanitario”. L’assessorato della Salute ha già emanato un decreto con il quale vengono stabiliti i requisiti che gli Enti di formazione pubblici e privati debbono possedere per svolgere attività di formazione per operatore socio-sanitario e ha avviato una ricognizione dei fabbisogni. Sono stati finora autorizzati soltanto corsi di formazione per la riqualificazione del personale interno alle aziende del sistema sanitario regionale, mentre non sono stati autorizzati corsi a pagamento riguardanti personale esterno al sistema.
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