Negli individui con valori glicemici plasmatici sia a digiuno (Fpg) sia a due ore dal carico compresi nel range di normalità, un alto livello di glicemia a due ore è associato a insulinoresistenza e ad aumentata mortalità cardiovascolare. Il dato è stato ottenuto da Feng Ning e collaboratori del dipartimento di Sanità pubblica dell’università di Helsinki, analizzando 19 coorti europee, per un totale di 12.566 uomini e 10.874 donne con Fpg <6,1 mmol/l e glicemia a due ore <7,8 mmol/l al basale. Gli hazard ratio (Hr) multivariati aggiustati per i decessi da malattie cardiovascolari (Cvd), non-Cvd e per tutte le cause sono stati calcolati nei soggetti in cui la glicemia plasmatica a due ore era > Fpg (gruppo II) rispetto a coloro i quali avevano una glicemia a due ore < Fpg (gruppo I). In totale si è registrato il decesso per Cvd di 827 uomini (U) e 246 donne (D), non-Cvd di 611 U e 351 D, e per tutte le cause di 1.438 U e 597 D. II gruppo II era costituito da persone più anziane e con maggiori indici di massa corporea e valori di pressione arteriosa e di insulinemia a digiuno rispetto al gruppo I. Gli Hr per mortalità Cvd, non-CVD e per tutte le cause sono risultati 1,22, 1,09 e 1,16 in U e 1,40, 0,99 e 1,13 in D, rispettivamente, per il gruppo II rispetto a quello I. Dopo aggiustamento aggiuntivo per insulinemia a digiuno in un sottogruppo di individui, i valori di Hr si sono attestati su 1,25, 1,09 e 1,18 in U e 1,60, 1,05 e 1,18 in D, rispettivamente.
Diabetes Care, 2010; 33(10):2211-6
Tags: News, Rianimazione
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