La vertebroplastica percutanea (Vp) è sicura ed efficace in un sottogruppo di pazienti con fratture acute vertebrali da compressione in seguito a osteoporosi e dolore persistente. Il sollievo dal dolore dopo Vp è immediato, si mantiene per almeno un anno ed è significativamente maggiore di quello ottenuto con il trattamento conservativo (Tc), e a un costo accettabile. Tutto ciò è stato verificato in uno studio in aperto, prospettico e randomizzato, svolto da Caroline A. H. Klazen, del dipartimento di Radiologia dell’ospedale St. Elizabeth a Tilburg (Olanda), e collaboratori. I reparti di diagnostica per immagini di sei ospedali nei Paesi Bassi e in Belgio hanno reclutato, tra il 1° ottobre 2005 e il 30 giugno 2008, 431 pazienti eleggibili per l’assegnazione casuale a Vp o a Tc; tali soggetti erano di età pari o superiore a 50 anni, presentavano fratture vertebrali da compressione alla radiografia della colonna vertebrale (perdita in altezza minima del 15%, frattura a livello di T5 o inferiore, edema osseo alla Rm) con lombalgia da non più di sei settimane e punteggio pari o superiore a 5 alla scala analogica visuale (Vas). L’outcome primario era costituito dal sollievo dal dolore a un mese e a un anno in base al punteggio Vas. Il 53% dei pazienti (229) ha avuto un sollievo spontaneo dal mal di schiena durante la valutazione, mentre 202 soggetti con algia persistente sono stati randomizzati al trattamento (101 con Vp, 101 mediante Tc). La Vp ha determinato un sollievo maggiore rispetto a Tc; la differenza nel punteggio medio Vas tra il basale e il follow-up a un mese è risultato di -5,2 dopo Vp e -2,7 dopo Tc, mentre tra il basale e il follow-up a un anno era -5,7 dopo Vp e -3,7 dopo Tc. La differenza tra i due gruppi nella riduzione del punteggio medio Vas rispetto al basale è stata di 2,6 a un mese e di 2,0 a un anno. In nessun caso sono stati segnalati eventi avversi o complicazioni gravi.

Lancet, 2010; 376(9746):1085-92

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