Il tetto del 3,2% previsto dalla manovra estiva per i rinnovi contrattuali del biennio economico 2008/2009 non produce conseguenze di riduzione e recupero degli aumenti di stipendio riconosciuti ai dipendenti e dirigenti degli enti del servizio sanitario nazionale. E’ questo l’orientamento interpretativo che sta maturando nella Ragioneria Generale dello Stato per chiarire i dubbi emersi dalle disposizioni contenute nel comma 4 dell’articolo 9 del Dl 78/2010.
Gli aumenti dello stipendio anche se superiori al 3,2% sono da considerare quindi legittimi, perché il tetto riguarda complessivamente tutto il trattamento economico e non solo lo stipendio. Avendo i contratti nazionali del biennio 2008/2009 deciso di destinare tutti gli aumenti allo stipendio è evidente che il trattamento fondamentale cresce in misura maggiore, dovendo comprendere anche gli aumenti non previsti per il trattamento economico accessorio.

Il tetto del 3,2% previsto dalla manovra estiva per i rinnovi contrattuali del biennio economico 2008/2009 non produce conseguenze di riduzione e recupero degli aumenti di stipendio riconosciuti ai dipendenti e dirigenti degli enti del servizio sanitario nazionale. E’ questo l’orientamento interpretativo che sta maturando nella Ragioneria Generale dello Stato per chiarire i dubbi emersi dalle disposizioni contenute nel comma 4 dell’articolo 9 del Dl 78/2010.Gli aumenti dello stipendio anche se superiori al 3,2% sono da considerare quindi legittimi, perché il tetto riguarda complessivamente tutto il trattamento economico e non solo lo stipendio. Avendo i contratti nazionali del biennio 2008/2009 deciso di destinare tutti gli aumenti allo stipendio è evidente che il trattamento fondamentale cresce in misura maggiore, dovendo comprendere anche gli aumenti non previsti per il trattamento economico accessorio.

Tags:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.