Rivaroxaban, inibitore diretto del fattore Xa, risulta più efficace della dose raccomandata di enoxaparina come strategia di tromboprofilassi dopo artroplastica d’anca e di ginocchio. Simili, invece, i profili di sicurezza delle due terapie. Il dato emerge da una metanalisi effettuata su otto studi clinici randomizzati controllati che hanno coinvolto globalmente 15.586 pazienti. L’outcome primario di efficacia comprendeva il tromboembolismo venoso totale e la mortalità per tutte le cause mentre l’outcome primario relativo alla sicurezza era costituito dagli eventi emorragici, suddivisi in tre categorie: eventi emorragici maggiori, non maggiori ma clinicamente rilevanti oppure minori. Gli autori, Yang B. Cao e collaboratori della Seconda università militare medica di Shanghai, hanno evidenziato come la tromboprofilassi con rivaroxaban, rispetto a quella con enoxaparina, fosse associata a una significativa riduzione dei casi di tromboembolismo venoso totali e della mortalità per tutte le cause (Rischio relativo: 0,56). Analoga, invece, l’incidenza dei sanguinamenti tra i pazienti trattati con rivaroxaban o enoxaparina con un rischio relativo pari a 1,65 per gli eventi emorragici maggiori, a 1,21 per quelli non maggiori ma clinicamente rilevanti e a 1,10 per gli eventi emorragici totali. Eur J Clin Pharmacol, 2010 Sep 2
Tags: Anestesia
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