For patients with chronic (long-term) neuropathic pain, smoking cannabis was found to reduce symptoms of pain, improve mood and help sleep, a report published in CMAJ (Canadian Medical Journal Association) revealed.
In Sicilia cesarei da arginare
Sicilia da guinness per il numero di parti cesarei praticati. La percentuale in Regione si attesta a circa il 53% – nello specifico 53,7% nel 2008 e 53,11% nel 2009 – a fronte di una media nazionale del 38,35%. La Sicilia dunque arranca, a maggior ragione considerando l’obiettivo del 20% fissato dal ministero della Salute. Il dato siciliano è appesantito dalle case di cura private, riconosce la stessa Regione, che fanno registrare percentuali nettamente più alte. Per arginare il fenomeno, che tra l’altro è uno degli obiettivi assegnati ai manager delle aziende sanitarie regionali, è stato deciso di uniformare le tariffe con cui la Regione remunera, sia alle strutture pubbliche che a quelle private, le varie tipologie di parto. Con un decreto ad hoc firmato il 13 luglio scorso dall’assessore alla Salute Massimo Russo, la Regione ha cercato di promuovere il parto naturale e scoraggiare il ricorso improprio al cesareo, uniformandosi così alle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e recependo le linee guida emanate dal ministero della Salute lo scorso 19 gennaio.
Maggiore mortalità se l’emicrania è con aura
Due studi pubblicati sull’ultimo numero di Bmj evidenziano la correlazione tra emicrania con aura e aumento del rischio cardiovascolare, ma non solo. Uno studio di coorte basato sulla popolazione condotto da ricercatori del Dipartimento di farmacologia e tossicologia dell’Università di Islanda, a Reykjavik, che ha coinvolto 18.725 soggetti di entrambi i sessi, ha verificato che le persone sofferenti di emicrania con aura presentano un rischio aumentato di morte per tutte le cause (hazard ratio, aggiustata per sesso e variabili multiple, 1,21) e per malattie cardiovascolari (1,27) a confronto dei soggetti senza cefalea; una differenza che non si verifica in chi soffre di emicrania senza aura o di cefalea non emicranica. Scendendo nel dettaglio delle cause cardiovascolari di exitus, si è visto che le persone colpite da emicrania con aura sono a maggiore rischio di morte per malattia coronarica (1,28) e ictus (1,40). Inoltre, è emerso che solo le donne sofferenti della patologia neurologica hanno anche un maggiore rischio di malattia non cardiovascolare. Gli studiosi concludono che l’emicrania con aura rappresenta un fattore di rischio indipendente di mortalità cardiovascolare e per tutte le cause negli uomini e nelle donne. In queste ultime, secondo una ricerca prospettica di coorte effettuata dalla Divisione di medicina preventiva del Brigham and women’s hospital di Boston, l’emicrania con aura potrebbe essere un fattore di rischio per ictus emorragico. Lo studio ha considerato 27.860 donne (delle quali 3.612 con emicrania attiva, nel 40% dei casi con aura) di età pari o superiore a 45 anni, seguite per oltre 13 anni. È emerso che, al contrario delle donne senza storia di emicrania, in quelle con emicrania con aura si registra un rischio aumentato di ictus emorragico 2,25), più evidente per emorragie intracerebrali (2,78) ed eventi fatali (3,56). Secondo gli autori, quattro ictus emorragici aggiuntivi per 10.000 donne/anno sono attribuibili all’emicrania con aura, mentre quelle che lamentano un’emicrania senza aura non presentano un rischio aumentato di ictus emorragico.
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