La sesta sezione del Consiglio di Stato conferma che l’impact factor rappresenta uno dei criteri di valutazione, ma non certo l’unico o il principale criterio al quale attenersi per stabilire a chi dare il posto di professore associato.

Una sentenza del Tar del Veneto aveva invece annullato la selezione di un professore associato di malattie infettive all’università di Verona, per cui il medico era stato ingiustamente preferito a un collega, nonostante avesse un curriculum più vicino al profilo descritto nel bando. Uno un infettivologo in senso ampio, mentre l’altro era più specializzato sulle malattie dell’apparato respiratorio, tubercolosi in testa, e poteva vantare un fattore d’impatto delle pubblicazioni scientifiche sensibilmente superiore. Di qui la decisione di annullare gli atti del concorso.

L’impact factor, si legge nella sentenza, «non indica la qualità scientifica delle pubblicazioni, perché rappresenta un criterio di valutazione delle riviste e non dei lavori in esse pubblicati». La vera differenza nella selezione dei due candidati non è stato rappresentato dalla valutazione dei titoli, ma dall’esito della prova orale: ottima per il vincitore e buona per l’altro.

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