È stato messo a punto un defibrillatore impiantabile (Icd) completamente sottocutaneo, ovvero senza la necessità di impianto di un catetere transvenoso.

L’obiettivo è quello di ridurre o eliminare vari problemi che possono presentarsi con gli Icd convenzionali, come l’incapacità a reperire un accesso vascolare, la creazione di una lesione intravascolare o errori di posizionamento del catetere che costringano a difficoltose procedure di estrazione e riposizionamento. Altri vantaggi sono rappresentati dalla conservazione dell’accesso venoso per altri usi e dalla mancata esposizione alle radiazioni durante la fluoroscopia richiesta dall’impianto degli Icd transvenosi convenzionali. All’inizio sono stati condotti due trial clinici a breve termine che hanno portato a scegliere, tra quattro configurazioni del dispositivo, quella costituita da un elettrodo parasternale e da un generatore di impulsi toracico laterale sinistro, efficace come un ICD transvenoso per bloccare una fibrillazione ventricolare indotta, sebbene con una necessità di energia significativamente maggiore (36,6+/-19,8 vs 11,1+/-8,5 J). Si è poi valutato l’impiego a lungo termine del dispositivo, prima in uno studio pilota su 6 soggetti, quindi in un trial che ha coinvolto 55 pazienti. In questi casi, la fibrillazione ventricolare è stata rilevata con successo nella totalità dei 137 episodi indotti durante i test elettrofisiologici. La fibrillazione ventricolare indotta è stata convertita due volte in 58 pazienti su 59 (98%) mediante la liberazione di scariche da 65 J in due test consecutivi. Tra gli eventi avversi clinicamente significativi, sono state segnalate due infezioni della tasca sottocutanea e quattro revisioni del posizionamento del catetere. Dopo un periodo medio di 10±1 mesi il dispositivo aveva riconosciuto e trattato con successo tutti e 12 gli episodi spontanei di tachiaritmia ventricolare sostenuta.

N Engl J Med, 2010 May 12. [Epub ahead of print]

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