Si rileva un maggior numero di nuove lesioni ischemiche nei pazienti con stenosi carotidea sintomatica trattati attraverso l’applicazione di stent rispetto all’endarterectomia. Trova così conferma il dato emerso nello studio Icss (The international carotid stenting study), in base al quale dopo 30 giorni dall’intervento l’incidenza di ictus è maggiore nei pazienti avviati a stenting. Per verificare l’affidabilità del risultato, Leo Bonati (University hospital di Basilea) e collaboratori hanno eseguito un’analisi dei dati di un sotto-studio di Icss, che ha previsto l’impiego della risonanza magnetica Dwi (Diffusion-weighted imaging). Dei 231 pazienti che sono stati sottoposti a Rm prima e dopo il trattamento, il 50% dei soggetti del gruppo stenting ha mostrato una nuova lesione Dwi dopo l’intervento contro il 17% registrato nel gruppo sottoposto a endarterectomia. Gli autori osservano che il rischio eccedente di ictus dopo stenting, in base ai nuovi dati non è probabilmente legato ad errori di accertamento. Un ulteriore dato su cui riflettere emerso dallo studio è che i devices di protezione cerebrale non sembrano in grado di prevenire le ischemie dopo lo stenting. Contrariamente alle aspettative il numero di nuove lesioni evidenziate con la Rm nei pazienti cui è stato applicato lo stent carotideo è maggiore nei centri che utilizzano i devices rispetto ai centri che non ne fanno impiego (73% vs 34%).

The Lancet Neurology 2010; 9: 353-362

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