Un medico rilasciava un certificato di buona salute per sport non agonistici ad un minore che successivamente veniva colto da malore con postumi gravissimi. All’esito del giudizio si affermava che il sanitario avrebbe dovuto valutare i rischi di natura medica e, quindi, tener conto che il certificato ben poteva essere utilizzato per un numero indeterminato di attività, in ipotesi controindicate in relazione allo stato fisico del ragazzo. Il medico doveva adottare un superiore dovere di “protezione” la cui mancanza può configurare il nesso di causalità tra incauto rilascio e il danno occorso. In concreto si riteneva che il rilascio del documento era stato non conforme e non compatibile con la specifica diligenza richiesta con conseguente attribuzione di prevalente responsabilità solo parzialmente attenuata dal comportamento dei genitori. (Avv. Ennio Grassini - www.dirittosanitario.net)

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