Assumere oppiacei in gravidanza espone il bambino al rischio di disturbi della vista.

In particolare dopo l’assunzione di metadone e altre sostanze oppiacee utilizzate per il controllo della tossicodipendenza e del dolore. I medici dell’Ospedale Royal Hospital for Sick Children di Yorkhill (UK) e del Princess Royal Maternity hanno condotto uno studio in cui si è evidenziato come 20 bambini in cura per difetti visivi erano tutti nati da madri che durante la gestazione avevano assunto farmaci a base di oppiacei. Questo studio in qualche modo contraddice quanto suggerito precedentemente da un altro dell’Università del Nord Carolina il quale sosteneva che l’assunzione di metadone durante la gravidanza non danneggia lo sviluppo del bambino nè le sue funzioni cognitive, e come questi sia il trattamento medico raccomandato per la maggior parte delle donne in gravidanza dipendenti da oppiacei. Posto quindi che possa anche non danneggiare le funzioni cognitive, pare che invece danneggi l’apparato visivo. I ricercatori sottolineano che questo studio è la prima grande indagine sul modo in cui l’uso di oppiacei durante la gravidanza influenza lo sviluppo della visione nei neonati. Tra i vari disturbi riconosciuti c’è la visione offuscata, una scorretta elaborazione delle immagini inviate dagli occhi al cervello, il nistagmo – che si mostra con rapidi movimenti oculari da lato a lato – e il socchiudere gli occhi ripetutamente.

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