Le statine sono potenzialmente degli eccellenti candidati per la terapia nei pazienti con artrite reumatoide (AR). Esse riducono sia il rischio cardiovascolare che l’attività della patologia reumatica. Un recente studio comparso su Pharmacoeconomics ha valutato i potenziali effetti a lungo termine della terapia con statine in pazienti con AR ed ha determinato il rapporto costo/efficacia ad essa associato, considerando sia i benefici cardiovascolari che quelli anti-reumatici. È stato sviluppato un modello decisionale-analitico di Markov per simulare i profili della patologia cardiovascolare e reumatica nel tempo. L’impatto della terapia con statine è stato stimato in un trial randomizzato valutando il rischio di malattia coronarica (CHD) e le variazioni del Disease Activity Score (DAS28) dell’AR. I benefici (anni di vita aggiustati per la qualità, QALY) e i costi (riferiti alla valuta del 2005) sono stati determinati dal punto di vista del contribuente americano. È stata condotta un’analisi del valore delle informazioni (value-of-information, VOI), per valutare l’importanza dei parametri individuali. Usando un orizzonte temporale di 10 anni, i costi addizionali e i QALY della terapia con statine sono stati stimati pari rispettivamente a $ US 4.690 e 0,44 QALY, con un rapporto costo incrementale/efficacia (incremental cost-effectiveness ratio, ICER) di $US 10.650 per QALY. Il guadagno di QALY associato alla terapia con statine dipendeva più dall’effetto anti-reumatico delle statine che da quello di prevenzione cardiovascolare. L’analisi VOI ha mostrato che il beneficio a lungo termine (ad esempio oltre 12 mesi) della terapia con statine ed il conseguente impatto sulla qualità della vita sono i parametri maggiormente incerti. In conclusione, questo studio indica che il doppio beneficio anti-infiammatorio e cardiovascolare delle statine può rendere questa terapia altamente costo/efficace nell’AR. Tuttavia, restano incertezze nei dati disponibili, con la conseguente necessità di ulteriori ricerche per meglio definire i benefici sull’attività della malattia reumatica e le variazioni di health-utility associate alla terapia con statine, in un periodo della durata di almeno 12 mesi. (Pharmacoeconomics 2009; 27: 25-37)

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