Proposta terapia chirurgica rivoluzionaria per la malattia di Parkinson Dalla cooperazione di ricercatori americani, svedesi, brasiliani e svizzeri e’ nata una nuova tecnica chirurgica molto piu’ semplice della stimolazione cerebrale profonda, basata non piu’ sulla stimolazione di nuclei cerebrali, ma della colonna dorsale del midollo, con impianto degli elettrodi lungo la colonna vertebrale. La tecnica ha funzionato sia in topi che in ratti resi parkinsoniani dalla somministrazione di sostanze che distruggono il neurotrasmettitore dopamina, quali 6- OHDA, che distrugge le connessioni dopaminergiche nigrostriatali che vanno persi nella malattia di Parkinson. La differenza tra ON (stimolazione accesa) e OFF (stimolazione spenta) era pari a piu’ di 26, ovvero gli animali si muovevano piu’ di 26 volte in piu’; veniva anche notevolmente migliorata la bradicinesia (rallentamento motorio). Inoltre, in ON la dose minima di levodopa richiesta per il ripristino del cammino era ridotto ad un quinto della dose necessaria in OFF. I ricercatori ritengono che la tecnica funzioni inviando impulsi che bloccano oscillazioni anormali dei circuiti nervosi striatali a bassa frequenza, permettendo il predominio degli impulsi nervosi normali per l’avvio di movimenti volontari. Fonte: Fuentes R e colleghi Science 2009; 323: 1578-1582.
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